Il Subappalto è ormai vittima di una visione asfittica e
priva di strategia, con gravi ripercussioni economiche e sociali.
Le norme sono peraltro in netto contrasto con la disciplina
europea tant’è che ci sono già due sentenze che mettono in mora l’Italia sul
subappalto a cui però nessuno finora ha dato seguito. Ogni stazione appaltante
decide in modo diverso, chi invoca la disciplina europea chi applica le
previsioni italiane, ben più restrittive, creando così il caos assoluto.
Sulla questione sono intervenute Agcm e Anac che sono hanno
denunciando le gravi conseguenze dovute proprio al vuoto normativo in materia
di subappalto.
A farne le spese sono soprattutto gli operatori economici
che non riescono più a comprendere come organizzare la propria azienda”.
Ance chiede che il MIT mantenga gli impegni assunti e che
convochi al più presto un tavolo sul subappalto per definire un nuovo quadro
normativo solido, trasparente ed efficiente che contribuisca all’avvio dei
cantieri.